Come calcolare il valore dell’azienda: metodi per effettuare a valutazione

È tempo di bilanci … ma quanto vale la mia Azienda?
Scopri un metodo semplice per quantificare il valore della tua azienda
Diciamoci la verità … Questa è una domanda che, almeno una volta nella vita, qualsiasi imprenditore, piccolo artigiano e commerciante o grande industriale che sia, si è posto. Le motivazioni che spingono l’imprenditore a porsi questa domanda possono essere ricercate in molteplici ragioni.
La prima, ad esempio, nasce nel momento in cui si volesse liquidare la quota ad un socio, con cui, per 1000 motivi, non si vuole più condividere il futuro. Ma la stessa esigenza nasce nel caso diametralmente opposto, quando si vuole costruire delle sinergie con nuovi partners, in termini di collaborazioni di natura non solo commerciali, per cui occorre capire quanto vale, ad esempio, il 20% della propria società …
Così come ci possono essere motivazioni familiari quali, ad esempio, la volontà di un genitore di cercare un’equa divisione del proprio patrimonio (ad esempio l’azienda ad un figlio, mentre all’altro gli immobili, indubbiamente più facili da valorizzare), o, anche qui nel caso contrario quando non vi siano “eredi” cui lasciare l’attività e quindi si cerchi un compratore ad un prezzo adeguato … o, molto peggio, in caso di divisione del patrimonio dalla moglie o dal marito…
Non solo, ci possono essere spiegazioni più intime, quali la ricerca della consapevolezza del valore di ciò che si è creato nel tempo con il proprio lavoro quotidiano, partendo, magari, da zero …
Ancora … ci possono essere casi in cui siamo noi ad essere interessati a comprare una società e vorremmo avere un’idea del prezzo di mercato della stessa.
Infine, ci possono essere delle ragioni legali alla base della richiesta, quando, per esempio, interviene il Tribunale in una qualsiasi procedura …
Qual’è il valore dell’azienda? La risposta più comune
… in sintesi ci possono essere veramente tante motivazioni che inducono l’imprenditore a porsi la domanda: ma quanto vale la mia azienda?
La risposta, che di solito viene fornita dal professionista/commercialista, è sempre la stessa che lascia nell’incertezza l’imprenditore: “Dipende da tanti fattori” … fra cui, uno dei principali, è il metodo utilizzato per la valorizzazione (patrimoniale, reddituale, dei flussi finanziari, misto ecc.).
Non sono certo queste complesse tematiche che ho intenzione di affrontare in questa sede: qui vorrei illustrare, seppur semplificandolo, il metodo di determinazione del valore aziendale più usato nelle transazioni effettuate.
Qual’è il valore dell’azienda? La risposta più corretta
L’Organismo Italiano di Valutazione (OIV), cui dovrebbero far riferimento tutti i professionisti, suggerisce al Perito, indipendentemente dal metodo adottato per la valutazione della azienda, di confrontare il risultato ottenuto con il valore riscontrato, in modo empirico, da transazioni simili (da un punto di vista quantitativo e qualitativo) già avvenute nel mercato.
Miglior metodo per calcolare il valore dell’azienda
Ed è proprio di questo metodo che vorrei parlare in questa circostanza: e cioè capire quanto vale la propria azienda sulla base di cessioni recentemente già avvenute di aziende simili alla propria per tipologia di attività svolta, per dimensione di fatturato, per localizzazione, ecc. …
Esiste, infatti, una banca dati messa a disposizione da una delle più famose società internazionali di consulenza, specializzata nella classificazione di rating aziendali, indipendentemente dalle loro dimensioni, che permette attraverso una ricerca mirata, di estrarre queste informazioni.
Un pò come succede per le quotazioni degli immobili, dove l’Agenzia delle Entrate (banca dati OMI), prendendo spunto da tutti i contratti di compravendita registrati dai notai in Italia, è in grado di indicare per città (e nei capoluoghi anche per quartiere) quali sono i valori medi di mercato al metro quadro sia per appartamenti (suddivisi per classe A/2, A/3, etc), che per capannoni industriali, artigianali ecc.
Con lo stesso metodo, prendendo sempre come fonti gli atti notarili e/o le comunicazioni in Camera di Commercio (o in altri Istituti analoghi per gli Stati esteri) questa banca dati estrae il valore delle transazioni avvenute e compara poi, tale valore, con i parametri reddituali o finanziari della società (TARGET) oggetto di compravendita determinando dei moltiplicatori che (al pari della valorizzazione al metro quadro) permettono di calcolare immediatamente il valore della propria azienda sulla base di transazioni realmente e recentemente avvenute fra società del tutto simili alla nostra.
Ad esempio, semplificando al massimo, il valore della nostra azienda potrebbe essere espresso come un multiplo del fatturato (p.e. 0,80 per il fatturato realizzato) o dell’EBITDA (p.e. 6 volte l’EBITDA= Margine Operativo Lordo): conoscendo i valori di partenza della propria azienda (che naturalmente devono essere depurati da eventuali elementi anomali o di natura eccezionale) la quantificazione diventa oggettiva, basta eseguire una semplice moltiplicazione!!!
Esempio concreto per calcolare il valore dell’azienda
Ipotizziamo di voler conoscere il valore di una azienda manifatturiera, posseduta da una famiglia, che fatturi meno di 10 milioni di euro, ed iniziamo la ricerca.
La prima selezione, all’interno del data base, si applica chiedendo di estrarre tutte le operazioni in cui la parte acquirente o venditrice è rappresentata da una società o una famiglia, escludendo banche, fondi in quanto non di nostro interesse nel caso specifico. L’estrazione rileva 1.740.032 casi che soddisfano la richiesta.
Con la seconda selezione chiediamo di considerare solo società non quotate: l’estrazione rileva 1.382.327 casi che soddisfano la richiesta, di cui 1.113.663 all’interno del precedente insieme.
Con la terza selezione chiediamo di considerare solo operazioni di compravendita di quote, eliminando così fusioni tra società, scissioni ed altre operazioni straordinarie: l’estrazione rileva 820.658 casi che soddisfano la richiesta, di cui 694.055 all’interno del precedente insieme.
Con la quarta selezione chiediamo di considerare solo operazioni concluse fra soggetti terzi, eliminando così i “rumors” giornalistici ed operazioni inter-company: l’estrazione rileva 1.981.236 casi che soddisfano la richiesta, di cui 604.368 all’interno del precedente insieme.
Con la quinta selezione chiediamo di considerare solo operazioni concluse negli ultimi 5 anni, eliminando così quelle meno recenti: l’estrazione rileva 737.900 casi che soddisfano la richiesta, di cui 160.922 all’interno del precedente insieme.
Con la sesta selezione chiediamo di considerare solo operazioni con oggetto aziende aventi un fatturato inferiore a 10ML di euro, eliminando così le transazioni aventi oggetto società più grosse: l’estrazione rileva 914.233 casi che soddisfano la richiesta, di cui 2.420 all’interno del precedente insieme.
Infine, con la settima ed ultima selezione chiediamo di considerare solo aziende che operano nel settore con codice ATECO (o NACE) specifico: l’estrazione rileva 5.514 casi che soddisfano la richiesta, di cui 20 all’interno del precedente insieme.
Eccoci arrivati al dunque!!! Esistono almeno 20 transazioni eseguite in Italia negli ultimi 5 anni tra soggetti indipendenti (non Istituzionali o appartenenti allo stesso gruppo) aventi oggetto la compravendita di società che avevano un fatturato inferiore a 10 milioni di euro nell’ambito dell’attività di nostro interesse.
Di seguito la sintesi dei risultati dei moltiplicatori ottenuti dall’estrazione:
Applicazione del metodo del calcolo del valore aziendale
Sarà sufficiente conoscere uno dei quattro valori sopra indicati, per poter calcolare, in modo autonomo, il valore della propria azienda. Ipotizzando un EBITDA (= Margine Operativo Lordo) “normalizzato” pari ad € 500.000, il valore che il mercato ha dato alla propria azienda sarà pari ad € 2.905.000. = € 500.000 * 5,81.
Naturalmente tale valore presuppone il saldo finanziario bancario uguale a zero; viceversa il saldo bancario dovrà essere sommato o tolto dal valore come sopra calcolato.
La forza di questo metodo sta nella sua semplicità, la concretezza sta nella sua ragionevolezza, in quanto esprime dei valori tratti da transazioni effettivamente realizzate nel mercato da altri soggetti … e la vera chicca sta proprio qui!!!
Dalla banca dati si può accedere ai contratti, il che significa, tra l’altro, sapere nome e cognome delle famiglie, delle Società e dei Fondi che hanno comprato aziende del tutto simili proprio alle nostre … chissà mai che un giorno, tale informazione possa essere utile …
Nel caso voleste sviluppare tale argomento, lo Studio è in grado di proporre un servizio personalizzato e basato su tre differenti livelli di approfondimento indipendentemente dai valori della società.
Dott. Maurizio Dal Mas
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